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Goletta dei Laghi : bilancio finale della campagna 2013 

È giunta al termine della sua ottava edizione la Goletta dei Laghi la campagna nazionale di Legambiente, per la salvaguardia e la valorizzazione dei bacini lacustri, realizzata con il contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e Novamont. Un osservatorio itinerantesui laghi italiani messo a punto grazie al monitoraggio puntuale dello stato di salute delle acque e ad un’analisi complessiva del sistema territorio e delle situazioni a rischio di perdita di biodiversità che denuncia le aggressioni ai delicati ecosistemi lacustri. La campagna ambientalista quest’anno ha visitato dieci regioni italiane e ha svolto il monitoraggio scientifico in 16 laghi realizzando oltre 100 campionamenti, di cui il 51% è risultato con una carica batterica al di sopra dei limiti previsti dalla legge, informando e sensibilizzando i cittadini e le amministrazioni sull’importanza dei laghi, fondamentali risorse naturali da valorizzare per il rilancio dei nostri territori e della nostra economia.

 “I risultati delle analisi svolte dalla Goletta dei laghi di Legambiente – spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – mettono in luce anche quest’anno le numerose criticità per quanto concerne l’inquinamento proveniente da scarichi civili non depurati, con la metà dei punti monitorati che presentano una contaminazione batterica al di sopra delle soglie stabilite dalla legge. Ancora una volta sono le foci dei corsi d’acqua, torrenti e fossi che si riversano nei laghi a rappresentare le situazioni più critiche. Un sistema depurativo carente, che nel nostro Paese coinvolge ancora un quarto della popolazione e che rischia, oltre che gravi ripercussioni ambientali, di farci pagare pesanti sanzioni per le procedure d’infrazione dovute al mancato rispetto delle direttive europee. Più in generale, interventi mirati alla tutela delle acque e degli ecosistemi lacustri sono urgenti anche per rispettare la scadenza europea per il raggiungimento del buono stato ecologico dei laghi previsto dalla direttiva 2000/60 per il 2015 – sottolinea  Zampetti -. Attualmente, solo il 37% delle acque lacustri a livello nazionale, stando agli ultimi dati ufficiali, lo ha raggiunto. Un dato che ribadisce l’urgenza di una politica integrata di gestione della risorsa idrica e degli ecosistemi lacustri per non trovarci impreparati alla scadenza.”

Il monitoraggio scientifico ha riguardato 16 laghi per oltre 100 punti campionati, di cui il 51%, ovvero un punto su due, sono risultati inquinati a causa di un elevata concentrazione di batteri fecali. Tra i laghi del nord, sono stati sette i bacini monitorati dai tecnici di Legambiente tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige: Garda (Vr, Bs, Tn), Iseo (Bg, Bs), Como (Co, Lc), Lugano (Va), Maggiore (Va, No, Vb), Varese (Va) e Viverone (To).  Un totale di 73 punti monitorati, di cui ben 44 sono risultati inquinati o fortemente inquinati. Nel Lazio sono passati all’esame dei tecnici di Legambiente 7 bacini lacustri tra le provincie di Roma (Bracciano e Albano), Viterbo (Bolsena e Vico), Rieti (Salto e Turano) e Latina (Posta Fibreno). Su un totale di 23 punti campionati, il 34%, sono risultati contaminati dalla presenza di scarichi fognari non depurati. Infine in Umbria, dove sono stati monitorati il Trasim eno (Pg) e Piediluco (Tr), su 8 prelievi solo 1 ha superato i limiti previsti dalla normativa.

Nel suo viaggio la Goletta dei Laghi ha visitato bacini lacustri importantissimi, spesso inseriti all’interno di aree protette o denominati Siti d’Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale e per questo parte della rete Natura 2000 finalizzata alla conservazione della diversità biologica e, in particolare, alla tutela di una serie di habitat e di specie animali e vegetali particolarmente rari. Veri e propri presidi ecologici, quindi, spesso sottoposti a gravi alterazioni ambientali come nel caso dei pantani di Lentini e Gelsari, a Catania, o nel Lazio dove, presso il lago di Vico rimane aperta la spinosa questione delle bonifiche del territorio. Situazione difficile anche in Calabria, in provincia di Vibo Valentia, dove la campagna ambientalista si è battuta per il risanamento del Bacino Alaco, che presenta carenze igieniche tali da provocare l’emanazione di 26 avvisi di garanzia, con le accuse, tra le altre,  di avvelenamento colposo di acqua e frode in pubblica fornitura. Non è immune il lago Pertusillo in provincia di Potenza dove l’aggressione antropica, insieme ad una gestione del territorio assente hanno messo a dura prova il delicato equilibrio dell’ecosistema.

Ma le esperienze raccolte quest’anno da Goletta dei Laghi parlano anche di buone pratiche e modelli da seguire. Come quelli riportati nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club, nella sezione speciale riservata alle località lacustri. Sono 76 le località lacustri inserite nella guida, di cui 6 hanno raggiunto l’ambito riconoscimento delle 5 vele (Tuoro sul Trasimeno (Pg), Appiano sulla strada del vino (Tn), Fiè allo Sciliar (Tn), Molveno (Tn) e Bellagio (Co)). Dalla riduzione dei rifiuti, al riuso e riciclo dei materiali, al risparmio energetico ed idrico, ed alla promozione dell’enogastronomia locale sana: sono stati tanti i percorsi di buona gestione incoraggiati e sostenuti dalla Goletta dei Laghi, per divenire motore trainante di economie locali competitive e sostenibili. Da ricordare, inoltre, la collaborazione con la rete italiana di Living Lakes, che comprende ad oggi 4 associazioni, 9 tra i maggiori laghi italiani e un’area umida. Grazie anche alla presenza del network, che fa parte di una più ampia rete internazionale, si è rafforzato il rapporto con le amministrazioni locali con le quali ci si è concentrati su quelli che sono gli obiettivi comuni: promuovere la protezione e lo sviluppo degli habitat naturali, aumentare la conoscenza e il livello di sensibilità nei confronti degli ecosistemi delle aree lacustri e sviluppare in modo sostenibile il turismo e le economie locali.

 

I RISULTATI DEL MONITORAGGIO SCIENTIFICO DI GOLETTA DEI LAGHI 2013

Regione Lago Punti

 campionati

Punti

Critici totali

Fortemente

Inquinati*

Inquinati*
Lombardia Iseo 10 7 3 4
Lombardia Como 16 12 9 3
Lombardia-Piemonte Maggiore 15 8 8 /
Piemonte Viverone 4 1 1 /
Lombardia Varese 2 1 1 /
Lombardia Lugano 6 4 4 /
Lombardia-Veneto-Trentino Garda 20 11 7 4
Lazio Bolsena 5 2 / 2
Lazio Bracciano 5 4 3 1
Lazio Vico 3 0 / /
Lazio Albano 4 2 1 1
Lazio Salto 2 0 / /
Lazio Turano 2 0 / /
Lazio Posta

 Fibreno

2 0 / /
Umbria Piediluco 4 1 / 1
Umbria Trasimeno 4 0 / /
Totale   104 53 37 16

 

*Il monitoraggio scientifico

I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che effettuano le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità). Il giudizio di Legambiente viene dato in base ai risultati ottenuti dalle analisi microbiologiche (sono presi come riferimento i valori limite per la balneazione indicati dal Decreto Legislativo del 31 marzo 2010 nell’allegato A) e secondo i seguenti criteri:

 – INQUINATO Enterococchi intestinali maggiori di 500 ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1.000 ufc/100ml

– FORTEMENTE INQUINATO Enterococchi intestinali maggiori di 1.000 ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2.000 ufc/100ml

Su www.legambiente.it/golettadeilaghi – sezione Analisi è possibile scaricare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi. La mappa è incorporabile anche dal link http://goo.gl/maps/GqJ1C

Le tappe della Goletta dei Laghi:

26 – 29 giugno: lago d’Iseo, Lombardia
30 giugno – 2 luglio: lago di Como, Lombardia

3 – 6 luglio: lago Maggiore, Lombardia, Piemonte
7 – 9 luglio: lago di Garda, Lombardia, Veneto
10 – 12 luglio: laghi di Vico, Nemi, Giulianello, Lazio
15 – 16 luglio: laghi Cecita, Arvo, Ampollino, Calabria
17 luglio: lago dell’Accesa, Toscana
18 – 19 luglio: lago Trasimeno e Piediluco, Umbria

20 – 21 luglio: lago Pertusillo, Basilicata

22 – 23 luglio: lago di Fiastra, Marche
24 – 27 luglio: laghi Rubino, Soprano, Pergusa, Ganzirri e Faro, Sicilia

 


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