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Rapporto Greenpeace  sui carburanti che minacciano clima e foreste

luglio 2011 -Fare il pieno di diesel in Europa rende gli  automobilisti, anche quelli italiani, causa inconsapevole dei cambiamenti  climatici, la deforestazione e l’estinzione di specie a rischio come la   tigre di Sumatra. Lo rivela Greenpeace nel rapporto –   “Metti (l’estinzione di) un tigre nel motore”. Greenpeace ha raccolto 92 campioni di diesel in stazioni di servizio delle  principali compagnie (Esso, Agip, Shell, ecc) in nove Paesi europei e li  ha inviati ad un laboratorio tedesco specializzato nelle analisi dei  carburanti. I risultati rivelano che il diesel europeo viene  regolarmente  miscelato con i biocarburanti più dannosi, cioè quelli prodotti da colza,  soia e olio di palma. Valutazioni ufficiali dell’Unione Europea confermano  che la produzione di biocarburanti da queste colture accelera la  deforestazione e il cambio d’uso dei suoli indiretto (ILUC): per produrre  cibo dovremo comunque deforestare altrove. Questo li rende più dannosi per  il clima dei combustibili fossili.

Tra i campioni di diesel raccolti, quelli con la maggiore percentuale di  biocarburanti – tra il 5 e il 7 per cento- sono stati trovati in Francia,   Germania, Italia, Svezia e Austria. Mentre in Francia la coltura più  utilizzata è la soia, in Italia è stata riscontrata un’altissima   percentuale di olio di palma

per scaricare rapporto clicca qui


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