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?Verso Expo 2015 ? : intervento del Presidente Napolitano

l'intervento del Presidente Giorgio Napolitano

?Ecco l?intervento del nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Monza ?alla sessione istituzionale ? Verso Expo 2015?

?Sono qui per testimoniare il valore nazionale e unitario di un impegno che ha per epicentro Milano ma rappresenta e coinvolge tutto il paese ; che ? un’occasione straordinaria per Milano, per la valorizzazione del suo ruolo europeo e internazionale, ed ? insieme un’occasione straordinaria per un nuovo sviluppo dell’Italia nel suo insieme, Nord e Sud, per il superamento, dunque, della crisi che stiamo vivendo nel mondo dal 2008, della recessione che sta mettendo a dura prova l’Europa e in particolare l’economia e la societ? italiana.Come sapete, ho ritenuto di dover rappresentare l’interesse comune?della nazione sostenendo fin dall’inizio la candidatura dell’Italia e di Milano per l’Expo 2015.?

.Il fatto che dopo aver vinto la battaglia della candidatura, continua il Presidente, condotta con spirito unitario, sia cambiato il contesto politico, si siano avvicendati governi diversi, senza che la scelta e l’impegno per l’Expo 2015 subissero contraccolpi, fossero messi in questione o vacillassero, ha un evidente, importante significato. Sta in effetti a significare che nonostante le tensioni e i fattori di instabilit? che da tempo caratterizzano i rapporti politici e la vita istituzionale nel nostro paese, si sa in certi momenti egualmente riconoscere – da parte di tutte le forze politiche e sociali responsabili – quel che tocca esigenze vitali della nazione e deve sollecitare la pi? larga convergenza di sforzi, un’autentica feconda coesione sociale e istituzionale.Ed ? ci? che saluto qui oggi, vedendo fianco a fianco il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Lombardia, il Sindaco di Milano e tutte le autorit? locali all’indomani dell’incontro tra i Presidenti di tutte le Regioni italiane e delle decisioni di lavoro comune che ne sono scaturite. Non occorre che sottolinei il valore del segnale dato dal governo presieduto dall’on. Letta – o meglio il valore del primo segnale, perch? altri molto importanti ce ne ha dati or ora – con il decreto cos? accurato che a pochi giorni di distanza dall’insediamento del nuovo governo ? stato adottato per mettere a punto innanzitutto, il meccanismo di governance per la realizzazione dell’Expo 2015, con la nomina del dottor Sala a Commissario unico di governo e della dottoressa Bracco a Commissario generale di sezione per il Padiglione Italia.Da entrambi abbiamo appena ascoltato gli orientamenti e obbiettivi concreti da perseguire : e ad entrambi voglio esprimere piena fiducia e forte incoraggiamento, sapendo quale determinazione occorrer? sprigionare per superare difficolt? e residui ritardi, dato che – come si ? detto – “non c’? pi? un giorno da perdere”.Non torner? sui motivati richiami gi? espressi dagli oratori che mi hanno preceduto al valore del tema prescelto per la candidatura dell’Italia e di Milano, e all’importanza delle ricadute che l’Expo potr? avere per fondamentali politiche di sviluppo del nostro paese a cominciare da una nuova politica attiva del lavoro.E’ vero che il tema dell’alimentazione e della sicurezza alimentare evoca al tempo stesso una decisiva problematica mondiale – di qui l’universalit? delle partecipazioni gi? annunciate e ancora prevedibili all’Expo di Milano – e insieme un dato forte dell’identit? e attrattivit? del modello Italia, della sua tradizione e dei suoi fondamenti culturali. Ed ? innanzitutto la nostra agricoltura, che sta non a caso reagendo alla crisi generale meglio di altri campi di attivit? economica, il banco di prova di una storica, valida tradizione non concepita staticamente ma aperta a profondi processi di innovazione.Buon lavoro dunque a voi tutti che siete chiamati a condurre in porto questa non comune e non lieve impresa, e anche a gettare le basi del dopo-Expo, di quel che all’Expo dovr? seguire raccogliendone i frutti.E buon lavoro ai rappresentanti di tutti i paesi partecipanti, che ringrazio e saluto calorosamente. Ad essi voglio indirizzare un messaggio assai semplice : il nostro impegno per l’Expo di Milano ? una ulteriore manifestazione della volont? dell’Italia di non ripiegarsi su s? stessa, sulle sue difficolt? e sulle sue diatribe domestiche, tantomeno in una fase di crisi come quella attuale che non da soli stiamo attraversando e da cui non usciremo da soli. Vogliamo dare tutto l’apporto di cui l’Italia ? capace alla valorizzazione e al rafforzamento del ruolo di un’Europa sempre pi? integrata e dinamica, che attraverso la Commissione Europea, come abbiamo sentito dal suo Presidente e dal suo Vice Presidente, ci sorregger? in ogni modo in questo sforzo. Vogliamo dare al tempo stesso tutto l’apporto di cui l’Italia ? capace allo sviluppo di una feconda cooperazione tra diversi continenti, tra regioni di pi? antico sviluppo e regioni emergenti, in un mondo ormai globalizzato. E l’Italia sa che il voler essere, e il poter essere, membro responsabile e attivo della comunit? internazionale ? qualcosa di indivisibile, che implica un’assunzione di responsabilit? sul piano della cooperazione economica, culturale e politica, cos? come sul piano della sicurezza collettiva, per fronteggiare con mezzi adeguati le minacce e i rischi del nostro tempo.Infine, ai nostri ospiti come agli italiani dico con forza : siamo un paese che ha fiducia in s? stesso, che deve averne anche pi? di quanta ne dimostri, percorso com’? ancora da nervosismi destabilizzanti e da tendenze al pessimismo. L’Expo di Milano, e pi? in generale quel che faremo e costruiremo di qui al 2015, in termini di crescita economica e di riforme istituzionali, prover? che possiamo avere fiducia in noi stessi e suscitare rinnovata fiducia verso l’Italia da parte dell’Europa e del mondo

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7 luglio 2013


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